In occasione dell’ottantottesimo raduno nazionale Alpini svolto a L’Aquila, Epogea ha prodotto:
“La penna d’argento”
riconosciuta dal 2015 come un prezioso ricordo per commemorare gli Alpini.
Per garantire questo buon risultato sono state utilizzate autentiche penne nere acquistate da uno dei principali fornitori del settore militare.
Il risultato finale è stato ottenuto con il nostro processo di argentatura chimica (metal) che è risultato adatto per ottenere un prodotto innovativo capace di suscitare il senso di appartenenza degli Alpini.
Per la truppa è utilizzata la penna nera “di corvo”; per i sottufficiali e per gli ufficiali inferiori la penna marrone d’aquila; per gli ufficiali superiori e i generali la penna bianca d’oca. Il dischetto di lana, o nappina, sul quale viene infilata la penna distingue i battaglioni di ogni reggimento: il primo battaglione ha la nappina bianca, il secondo rossa, il terzo verde e il quarto azzurra.
La penna sul copricapo doveva ricordare il Risorgimento dal quale era nato il Regno d’Italia, i cui confini settentrionali sarebbero stati presidiati dal nuovo corpo militare. Un riferimento diretto lo troviamo nel cosiddetto “cappello all’Ernani”, chiamato così perché indossato dal protagonista dell’omonima opera lirica di Giuseppe Verdi (1844). Prima di passare agli Alpini, già nel 1848, fu utilizzato come simbolo di patriottismo da molti volontari insorti contro il dominio austro-ungarico.
Per ogni penna argentata, al posto della classica nappina, Epogea propone un simbolo caratteristico del luogo nel quale si svolge l’adunata nazionale.
La confezione indica l’utilizzo del metallo impiegato per la copertura delle penne ed i suoi contenuti variano in funzione dell’evento o della città da ricordare.
La penna dorata è ottenuta con filtro cromatico o con la Tecnica Epogea “Oro di Zafferano”
