Per questo importante lavoro sono state realizzate in Italia strutture specifiche e mezzi tecnici in grado di gestire 16 grandi teli di dimensione compresa tra 18 a 22 metri quadrati, con altezza costante di 406 cm, su cui è stata riprodotta la Corona Misterica realizzata da Kiko Argüello nella chiesa di San Bartolomeo in Tuto a Scandicci (FI) negli anni ’80.
La produzione, del tutto esclusiva per tecnica e risultati, ha dimostrato la possibilità di intervenire su grandi superfici e a notevole altezza (12 metri), alla base della cupola della Cattedrale.
L’installazione di Awali ha permesso di individuare molte nuove possibilità tecniche ed espressive. Anche in questo caso, per quanto vincolati dallo stile dell’Autore, il risultato è stato ottenuto attraverso una fase tecnica ed una pittorica.
In particolare ci riferiamo allo stile pittorico di Kiko Argüello, che è sostanzialmente irripetibile da parte di un copista perché l’originale è il risultato di una tecnica non tradizionale.
Nell’originale di Scandicci l’antica iconografia Bizantina è realizzata tramite una gestualità tipica dell’arte moderna dove, a fasi ed espressioni pittoriche tradizionali, seguono tratti composti da velature e graffiature, risultato della velocità di tratto e dell’intuito artistico dell’autore.
L’alta definizione delle riprese fotografiche e la stampa su muraria hanno permesso una sovrapposizione con pittura tradizionale, eliminando il rischio di perdere il tratto dell’originale.
In questo modo i decoratori, quando intervengono nelle fasi ultime della produzione, sono guidati idealmente dall’autore e riescono a riprodurre l’opera originale con autentica pittura, giusti colori e movimenti coerenti.